Pagamenti effettuati con bancomat sempre più frequenti, ma prima di poggiare la carta occhio a controllare bene tutto quanto.
Se il denaro contante è duro a morire e si ha sempre la necessità di prelevare, almeno per avere qualche banconota in tasca, sono sempre più diffusi i pagamenti con carte di credito e bancomat. La transazioni virtuali ormai sono entrate a fare parte della nostra quotidianità, comportando tante comodità, ma bisogna sempre fare attenzione a eventuali errori o truffe durante i pagamenti.
Spesso, indaffarati come siamo, non leggiamo neanche la cifra riportata sul Pos, appoggiamo o strisciamo la carta ed effettuiamo il pagamento, per poi renderci conto di aver commesso un errore. L’errore nelle cifre sul Pos, talvolta può essere di distrazione, da parte del commerciante, oppure, in certi casi si tratta di una vera e propria truffa ai danni dei clienti. Come tutelarsi?
Sono diversi i casi di truffa ai danni dei clienti, come quel ristoratore che applicava una maggiorazione su tutti i pasti, senza che i clienti se ne rendessero conto, talvolta facendo pagare anche il doppio, sfruttando il caos in sala. Oppure, ci sono quei negozi turistici che, complice la ressa al loro interno, ne approfittano per scucire denaro ai malcapitati, aumentando le cifre sul Pos.
Insomma, quando si paga con la carta occorre stare sempre attenti. La prima mossa da compiere è ovviamente quella di controllare la cifra riportata sul Pos. Prima di poggiare la carta sul dispositivo, è bene dare un’occhiata per controllare che sia tutto in ordine. Se il contactless ha semplificato le operazioni e ridotto le tempistiche, bisogna sempre essere vigili.
Mai essere disattenti quando si sta effettuando il pagamento, anche se si ha fretta o se il negozio è pieno di clienti. Oltre a controllare che la cifra corrisponda a quanto speso effettivamente, bisogna chiedere sempre la prova della transazione. Sullo scontrino c’è la prova del pagamento, essenziale in caso di contestazione. Quindi, conservare la ricevuta è una buona abitudine, almeno fino a quando non avviene l’addebito su carta.
Ogni transazione deve essere attentamente monitorata, senza peccare di leggerezza, ma la sicurezza non finisce qui, perché è sempre bene, dopo aver effettuato il pagamento con carta, controllare nella App quanto è stato scalato. Ogni tanto, è consigliabile dare un’occhiata al proprio conto, controllando la lista dei movimenti, specie quelli in uscita. Fessura bancomat: brutto segnale se ti capita questo. Non è una truffa ma un altro problema.
Le banche consentono di contestare le operazioni entro tempi stabiliti, in generale questi sono di tredici mesi per i pagamenti SEPA, e ottenere eventuali rimborsi. In caso di riscontro di errori o di truffa, bisogna contattare la banca, spiegando l’accaduto, per poi provvedere a bloccare temporaneamente la carta, se si sospetta una truffa in corso. Infine, bisogna sporgere denuncia alle autorità se si è vittime di truffa.
Meglio attivare le notifiche nelle proprie applicazioni sul telefonino, in caso di movimenti sul proprio conto, per spere tutto in tempo reale. Dunque, alla fine basta poco per prendere provvedimenti ed evitare diverse problematiche durante i pagamenti digitali. Nuova truffa del bancomat, avviene in un attimo e non te ne accorgi: ecco come funziona.
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