“Sono stato in analisi”, dopo anni il racconto del testimone dell’incidente di Pietro Taricone

A distanza di 15 anni dalla tragica morte di Pietro Taricone, parla un suo vecchio amico: l’attore era con lui in quel giorno fatale.

Era con lui, in quel giorno fatale, e ancora non riesce a dimenticare. È difficile mandare via un dolore del genere, una sofferenza forse destinata a restare nel cuore per il resto della vita. Pietro Taricone moriva il 29 giugno del 2010, per un incidente durante un lancio di paracadutismo, lasciando la compagna Kasia Smutniak, una delle attrici più apprezzate in Italia, e la figlia Sophie, nata nel 2004.

Pietro Taricone sorridente nella casa del GF
Pietro Taricone sorridente nella casa del GF – giurisprudenzaunisannio.it

Diventato famoso per via della partecipazione alla prima edizione del Grande Fratello, nel 2000, Pietro Taricone aveva conquistato il pubblico con la sua simpatia, la sua energia, la battuta sempre pronta, la sua spontaneità. Il reality show di Canale 5 lo aveva lanciato nel mondo dello spettacolo, trasformandolo in un personaggio in vista, ben voluto da tutti.

Ricordando la tragica morte di Pietro Taricone, parla l’amico attore che era con lui quel giorno

Ha recitato in diversi film e serie televisive, ritagliandosi piccoli ruoli, ma soddisfacenti. Da Distretto di Polizia a Codice Rosso, da Tutti pazzi per amore al film Maradona – La mano de Dios, passando per Ricordati di Me e Radio West. Aveva soltanto 35 anni, Pietro Taricone, e da sempre era appassionato di paracadutismo.

A ricordarlo in questi giorni, è stato l’amico Rolando Ravello, attore, regista, sceneggiatore. Ravello è il regista di pellicole quali Immaturi – La serie, Tutta colpa di Freud – La serie, Vivere non è un gioco da ragazzi, Ti ricordi di me?, La prima pietra, e ha recitato in tantissimi film e serie, come Don Matteo, Ultimo – La sfida, Noi e la Giulia, Dentro la città, Abbronzatissimi.

Pietro Taricone e la compagna Kasia Smutniak
Pietro Taricone e la compagna Kasia Smutniak – giurisprudenzaunisannio.it

In una recente intervista, Ravello ha ricordato il trauma subito a seguito dell’incidente mortale di Taricone, con il quale condivideva la passione del paracadutismo. “Sono andato in terapia dopo la morte di Pietro, quel giorno ero con lui e ci siamo lanciati insieme. Ho fatto nove anni di analisi. Ora non mi lancio più” ha rivelato l’attore.

Morte di Taricone: parla Rolando Ravello, “Dopo quell’evento non mi lancio più”

Non si è più lanciato col paracadute, Rolando Ravello, la morte dell’amico è stata un trauma mai più superato, che lo ha portato ad affrontare nove anni di terapia. Oggi, Ravello ricorda l’amico sempre sorridente: “Aveva il gusto della verità, ti diceva in faccia tutto, nonostante fosse di grande umiltà”. I due, oltre a essere amici, aveva anche recitato insieme nella serie tv La nuova squadra.

Il regista Rolando Ravello
Il regista Rolando Ravello – giurisprudenzaunisannio.it

Pietro Taricone aveva sbagliato manovra di atterraggio, nonostante il suo paracadute si fosse aperto in modo corretto, tirando la leva in ritardo e giungendo a terra a velocità troppo sostenuta. L’impatto col suolo era stato fatale. Trasportato d’urgenza in ospedale, l’attore era stato sotto i ferri per nove ore, ma i medici non non potuto salvarlo.

Le lesioni riportate erano troppo gravi, avevano schiacciato e compromesso tutti gli organi interni, gli stessi organi che la famiglia avrebbe voluto donare. La moglie precipita in ascensore mentre il marito inerme guarda la sua morte sul monitor di sicurezza.

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