C’è una tassa da pagare a novembre che sta togliendo il sonno ai titolari di Partita IVA: c’è un modo per pagarla a rate
Novembre, per molti titolari di Partita IVA, significa una sola cosa: il temuto pagamento del secondo acconto delle tasse. Un appuntamento fiscale che, ogni anno, pesa enormemente sulle finanze di liberi professionisti e imprese.
Ma c’è una buona notizia: come già avvenuto per il periodo d’imposta 2023, anche per il 2024 potrebbe essere possibile rateizzare il secondo acconto, rendendo la gestione fiscale meno gravosa. Vediamo insieme come funziona questa opportunità, chi può beneficiarne e come fare per richiederla.
Il meccanismo di rateizzazione permette ai titolari di Partita IVA di suddividere il pagamento del secondo acconto in più rate, anziché doverlo versare interamente entro il 30 novembre. La misura, introdotta nel 2023 e regolata dall’articolo 4 del Decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145 (noto come “Decreto Anticipi”), consente di dilazionare l’importo dovuto da gennaio a maggio dell’anno successivo.
Questo sistema offre una maggiore flessibilità, evitando che i contribuenti debbano affrontare un pagamento unico particolarmente oneroso. Il vantaggio è duplice: si riduce il rischio di dover ricorrere a prestiti bancari o di incorrere in sanzioni per mancati versamenti.
Per i liberi professionisti e le piccole imprese, il secondo acconto rappresenta una delle voci fiscali più impegnative. Spesso si tratta di cifre rilevanti, che vanno versate “in anticipo” rispetto al reddito effettivo che sarà dichiarato l’anno successivo.
La rateizzazione permette di:
Se la misura verrà confermata per il periodo d’imposta 2024, i contribuenti potranno aderire seguendo alcune semplici indicazioni. Ecco i passaggi principali:
La misura è rivolta principalmente ai titolari di Partita IVA, inclusi coloro che operano in regime forfettario. Nel 2023, circa 270.000 contribuenti hanno aderito, posticipando pagamenti per un totale di oltre 600 milioni di euro.
È probabile che anche nel 2024 le modalità di accesso rimangano invariate, rendendo questa opzione particolarmente utile per chi si trova a dover gestire flussi di cassa limitati nel periodo di fine anno. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha dichiarato che il Governo sta valutando l’estensione della norma anche al periodo d’imposta 2024. Tuttavia, la sua applicazione sarà subordinata ai limiti delle disponibilità finanziarie dello Stato.
È quindi consigliabile monitorare eventuali aggiornamenti normativi e consultare il proprio commercialista per pianificare al meglio il pagamento delle tasse.
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